Al via l'escussione delle fideiussioni .... I Palazzinari tremano. Siamo veramente alla resa dei Conti ?

27.12.2016

AL VIA L'ESCUSSIONI DELLE FIDEIUSSIONI PER IL COMPLETAMENTO DEL PARCO DELLE SABINE

Dal III Municipio :

PORTA DI ROMA: PRESENTIAMO IL CONTO AI PALAZZINARI
( ED È SALATO )

Il Comune di Roma ha avviato la procedura per rivalersi sui costruttori di “Porta di Roma” mediante escussione delle somme necessarie per l'esecuzione degli interventi non realizzati per un importo complessivo di circa 30 milioni di €.

Come ben sanno gli abitanti dei quartieri realizzati con la c.d. “convenzione urbanistica Bufalotta Porta di Roma”; i lavori previsti per i servizi, la realizzazione del parco e la relativa manutenzione dell'area, non sono mai stati realizzati.
Ciò ha contribuito a trasformare quello che doveva essere un quartiere nel verde in un quartiere nel nulla.

Cosa sarebbe dovuto nascere a Porta di Roma oltre alle palazzine e ad uno dei centri commerciali più grandi d'Europa entrato subito in funzione a dispetto di tutto il resto?
Nel verde del parco avrebbero dovuto trovare posto:

1) siti archeologici mappati durante le campagne di scavi che i costruttori avevano fatto. i punti principali degli insediamenti ritrovati sarebbero dovuti essere i punti di riferimento del “parco delle sabine”. Quello che sarebbe dovuto essere un vero e proprio parco archeologico è invece restato un ammasso di lamiere a delimitare cantieri mai chiusi

2) percorsi ciclo pedonali attrezzati

3) infrastrutture di interconnessione con il resto della città

4) la piantumazione di 15 mila alberi e relativa manutenzione di tutte le aree verdi.

Ultimo, ma non certo per importanza: l'illuminazione stradale a norma.
Di tutto questo nulla è stato fatto, e le giunte che ci hanno preceduto non hanno mai avuto tempo o modo di indagare o chiedere le fideiussioni ai costruttori.
Vogliamo infatti far notare a tutti che quando nel 2015, durante la passata consiliatura Marino chiedemmo informazioni al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, non ricevemmo alcuna risposta dagli uffici interpellati. 
Ora però le cose sono cambiate. I cittadini ci hanno dato mandato per fare quanto non è stato fatto prima: far rispettare gli impegni presi.